Nel 1814 Pio VII torna sovrano dello Stato della Chiesa. Nel 1816 il sistema feudale viene abolito in tutto il territorio dello Stato. Il Principe Francesco Borghese Aldobrandini rinuncia ai diritti feudali su Gavignano, conservando per sé e per i suoi successori il titolo onorifico e i beni patrimoniali.
Nel 1826 viene varato il progetto per la costruzione del Cimitero nei pressi della Chiesa del Calvario. Gavignano, come Comune libero, entra a far parte della Legazione di Frosinone e dal 1831 di quella di Velletri.
Nel 1861 viene proclamato il Regno d’Italia. Lo Stato della Chiesa, complice la protezione francese di Napoleone III, è annesso al nuovo Regno solo nel 1870. Così Gavignano, come gli altri centri grandi e piccoli dello Stato Pontificio, diviene Comune autonomo dell’Italia unita. Il primo sindaco del paese, nelle nuove vesti di Comune del Regno d’Italia, è Francesco Baiocchi.
Nel 1909-1910 si realizza la seconda strada di collegamento con il paese. Scoppia la prima guerra mondiale, il tributo di sangue che i gavignanesi danno alla Grande Guerra è notevole. L’elenco dei caduti sui campi di battaglia è riportato in una lapide collocata sulla facciata del palazzo municipale. Nel 1952 c’è l’inaugurazione del monumento ai Caduti, posto nell’omonima piazza antistante il Palazzo Baronale.
Nel 1922, insieme ad altri paesi della zona, Gavignano è fornito di energia elettrica. Negli stessi anni partecipa al Consorzio per l’Acquedotto del Simbrivio. Tale adesione è determinante per la dotazione, nel 1932, di acqua potabile. Gli anni Trenta sono decisivi per il cambiamento economico e sociologico dei cittadini. La causa scatenante deriva dalla vicina cittadina di Colleferro, dove la Società Bombrini Parodi Delfino (BPD) aumenta le produzioni. Di conseguenza gli stabilimenti assumono nuove maestranze ed i nostri contadini si trasformano in operai, migliorando notevolmente le loro condizioni di vita. La ricostruzione del dopoguerra favorisce l’estensione delle attività industriali a nuovi settori produttivi. Cosa che incrementa viepiù il benessere delle popolazioni limitrofe.
Scoppia il secondo (terribile) conflitto mondiale. Il terremoto dei bombardamenti si concentra soprattutto sulle contrade di campagna. Oltre ai soldati morti e dispersi ci sono anche vittime civili. Al contrario, il paese non subisce danni materiali. Né durante il conflitto né durante l’occupazione tedesca e neppure al momento del passaggio dell’esercito degli alleati.
Sunto liberamente tratto dai testi: "Le vicende di Gavignano dalle origini al secolo XX" di Ferdinando Micocci - Anno 1988
"Gavignano il suo territorio i suoi personaggi" di Ferdinando Micocci - Anno 1998